Giornata Mondiale degli Oceani: nel 2021 il Tema è “Life & Livelihoods”

Giornata Mondiale degli Oceani: Perché il Mare è così Importante?

 

A pochissimi giorni di distanza dalla celebrazione della Giornata mondiale dell’Ambiente, c’è un’altra data da segnare in calendario di egual importanza ed è quella della Giornata mondiale degli Oceani.
Anche per questa giornata il tema varia di anno in anno: per il 2021 tocca al tema “Life & Livelihoods” ovvero “Vita e Mezzi di sussistenza”. Questo perché la problematica dell’inquinamento oceanico si fa sempre più evidente, accrescendo la preoccupazione e i dibattiti nella ricerca di soluzioni per la sua salvaguardia.
Se la Giornata mondiale dell’ambiente ci ricorda quanto sia importante la salvaguardia dell’ecosistema Terra nella sua interezza, la Giornata mondiale degli oceani mette più a fuoco la tematica del rispetto del mare e degli oceani, risorse imprescindibili per il mantenimento dell’intera umanità.
L’oceano, infatti, costituisce il 70% della superficie terreste con i suoi quattro maggiori bacini: Pacifico, Atlantico, Indiano e Artico. Gli oceani sono fondamentali in quanto danno il via al naturale ciclo dell’acqua sulla Terra, che evapora dal mare, salendo nell’atmosfera, e poi ritorna al suolo con le precipitazioni, importanti per la vegetazione.
Oltre a regolare il ciclo dell’acqua, gli oceani regolano anche quello del calore: infatti durante la giornata l’acqua oceanica immagazzina tutto il calore proveniente dal Sole, rilasciandolo a poco a poco. Tra l’altro, il 50% di ossigeno dell’intero Pianeta grazie al quale possiamo respirare lo dobbiamo sempre all’oceano, il quale al contempo assorbe il 30% delle emissioni di CO2.
Ultimo ma non meno importante, l’oceano è una fonte indescrivibile di risorse per l’essere umano anche dal punto di vista alimentare, in quanto ospita l’habitat più ricco di biodiversità, dalla flora alla fauna marina.
Vien da sé che nel regolare sia il ciclo dell’acqua che quello del calore della Terra, indirettamente gli oceani finiscano per regolare anche il ciclo della vita umana.

Giornata Mondiale degli Oceani: la sua Storia fino ad Oggi

Durante il Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sul tema ambiente tenutasi a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992, l’ONU decise di istituire una nuova Giornata mondiale dedicata alla salvaguardia della natura con particolare attenzione agli oceani. Tuttavia, solo nel 2008 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì la prima vera Giornata mondiale degli oceani, fissandone la celebrazione al giorno 8 giugno.
Punto cardine di questo progetto a cui è dedicata la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 è sensibilizzare sul fatto che ciò che il Pianeta offre non costituisce una risorsa inesauri
Quella dell’inquinamento degli oceani, o meglio del “Pianeta blu” per come fu definito in quell’occasione, è da sempre stata una tematica molto dibattuta e che continua a preoccupare il mondo intero. In particolare, un report dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) ha fornito dei dati allarmanti sulla situazione attuale: a causa di un incessante riscaldamento globale e di svariati cambiamenti climatici, i mari si stanno trasformando in ecosistemi sempre più caldi e sempre meno produttivi.
Quello che sembra essere in atto oggi è una preoccupante reazione a catena, senza precedenti: i ghiacciai si stanno ritirando e sciogliendo, provocando l’innalzamento dei mari e, di conseguenza, inondazioni e scarsa disponibilità di acqua.
Non è quindi un mistero il motivo per il quale l’anno scorso, durante la Giornata mondiale degli Oceani 2020 è stata avanzata con la Petizione 30×30 una importante richiesta ai decisori politici: creare delle Aree Marine Protette per tutelare almeno il 30% degli oceani e dei suoli entro il 2030. Come spiegano i principali organizzatori della Giornata mondiale degli Oceani “possiamo iniziare proteggendo il 30% del mondo entro il 2030, ma non è sufficiente che lo chiedano gli scienziati. Abbiamo bisogno che le persone si riuniscano in una sola voce e domandino un’azione rapida”.
Non solo grossi capi di Stato e scienziati dovranno impegnarsi in questa lotta contro la distruzione del Pianeta, ma siamo anche noi a dover dare il nostro contributo.